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Diagnostica per immagini

Radiologia: il Centro Veterinario Saluzzese dispone di una sala raggi dotata di apparecchio radiologico digitale per una definizione ottimale delle immagini e di un apparecchio radiologico portatile.

Ecografia: con l'esame ecografico è possibile visualizzare gli organi interni attraverso la produzione e la lettura degli ultrasuoni. E' una metodica priva d'invasività. Il suo utilizzo è un ausilio sempre più frequente sia alle visite cliniche sia nei programmi di medicina preventiva. L'ecografia permette inoltre l'esecuzione di agoaspirati o biopsie ecoguidati. L'ecografo in dotazione consente di eseguire esami ecografici addominali ed ecocardiografici grazie alla presenza di una sonda lineare, una convex e due sonde settoriali per ecocardiografia. Il nostro centro è in grado di eseguire l’esame ecografico con mezzo di contrasto per la valutazione angiografiche delle masse epatiche e, in genere, addominali.

Ortopedia

Dottore! Il mio amico zoppica!

Ecco una delle patologie più frequenti in medicina veterinaria: la zoppia implica quasi sempre una condizione di dolore più o meno intensa a carico di un arto e richiede grande attenzione. Sono anni ormai che investiamo in attrezzature e formazione per offrire un servizio specialistico in questo settore:

  • si effettuano studi radiografici con apparecchio radiologico ad anodo rotante, alta frequenza, impiego di sviluppatrice automatica ed elaborazione digitale per garantire la massima definizione;
  • studi radiografici precoci per la displasia d’anca e di gomito;
  • nel trattamento delle fratture, vengono applicati sistemi di fissazione interna con impianti bloccati di nuova generazione e sistemi di fissazione esterna IMEX lineari, ibridi e circolari (metodica di Ilizarov);
  • TPLO per la riparazione del legamento crociato craniale.

Patologie del cane in accrescimento

La displasia dell’anca è un’anormalità di crescita o di sviluppo dell articolazione coxo-femorale. E’ una patologia che colpisce molti cani ma soprattutto quelli di taglia medio grande. E’ una patologia polifattoriale, le cause più importanti sono: una predisposizione poligenica congenita, fattori ambientali sovrapposti, uno squilibrio tra la massa muscolare primaria e la crescita scheletrica eccessivamente rapida. Crescendo il cucciolo displasico non riesce a mantenere una sufficiente congruità tra le testa del femore e l’acetabolo e, come in un ingranaggio non ben calibrato, poco per volta le due parti si consumano, si deformano, fino a che il cane non riesce più a camminare.
I primi sintomi che il proprietario può evidenziare sono: ondeggiamenti del treno posteriore, difficoltà ad alzarsi da coricato, riluttanza a salire gradini e scale, corre saltellando come un coniglio fino a zoppicare da una gamba o proprio non riuscire più a camminare. Il processo che si viene a determinare è un processo di degenerazione artrosica: il cucciolone con displasia grave si troverà ad avere ad 1 anno le articolazioni di un cane di 12 anni! E con quelle articolazioni dovrà camminare con grande dolore fino alla fine della sua vita.
La displasia ha vari gradi, e i sintomi a volte sono evidenti già a 5 mesi altre volte si evidenziano solo dopo. Riuscire a fare diagnosi precoce serve ad evitare sofferenza all’animale e in caso di animali utilizzati per la riproduzione a impedire il protrarsi della patologia nelle generazioni successive (solo il 7% di cuccioli nati da genitori diplasici sarà normale!). Esistono trattamenti sia farmacologici che chirurgici per correggere in parte o del tutto la patologia. Sicuramente è fondamentale fare una diagnosi precoce: se il processo degenerativo è già avanzato sarà difficile migliorare il benessere del cane. Consigliamo un uno studio radiografico precoce dai 4 ai 6 mesi al fine di individuare eventuali segni di displasia e poter offrire delle soluzioni terapeutiche.

La displasia del gomito, è una patologia di più recente individuazione e altrettanto invalidante per il cane. Il meccanismo di insorgenza e sviluppo è molto simile a quello della displasia dell’anca. Colpisce l’articolazione del gomito su cui viene caricata la maggior parte del peso corporeo.
Vale anche in questo caso il discorso fatto per l’anca per quanto riguarda le cause di insorgenza e l’evoluzione dei sintomi. Più complicato è il discorso terapeutico: mentre per la displasia dell’anca in ultima istanza si può ricorrere ad una protesi d’anca con la quale il cane camminerà e correrà come rinato, per il gomito non si può per ora ricorrere a trattamenti simili e il cane sarà costretto a tenersi il male. Per cui anche qui fondamentale sarà la diagnosi precoce, a 5-7 mesi, in modo da poter correggere i difetti di sviluppo a carico del gomito. Le razze segnalate in Italia per la maggior frequenza di displasia del gomito sono, in ordine alfabetico: Alano – Basset Hound- Bearded Collie Bernese – Bovaro delle Fiandre – Bracco Italiano – Cane Corso Chow-Chow – Dogue de Bordeaux – Mastino Napoletano – Pastore Belga – Pastore Bergamasco – Pastore Tedesco Retrievers Rottweiler – San Bernardo – Spinone Italiano – Terranova.

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